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Non ci sono sport violenti, stop pregiudizi

Scritto da Maurizio Piano

8 Gennaio 2021

di Sarah Sini (Liceo Scienze umane dell’Istituto Fermi di Alghero), Letizia Cardia e Maurizio Piano (IIS Giua di Cagliari-Pirri)

“Gli sport da combattimento sono violenti”; “Non farei mai fare questi sport a mio figlio”; “Gli sport da combattimento rendono violenti”; “È uno sport da maschi”. Queste sono alcune delle frasi più ricorrenti che descrivono il pensiero generale che si ha in Italia.
Nel nostro paese sfortunatamente c’è una visione particolarmente distorta degli sport da combattimento che deriva soprattutto dalla narrazione che viene fatta dai media tradizionali che tendono a dare titoli forti appena qualcuno, che ha anche solo provato uno sport da combattimento, viene coinvolto in un fatto di cronaca, ignorando totalmente i gesti positivi fatti dai suddetti. Questi sport al contrario della credenza comune, insegnano molti valori come: il rispetto verso il proprio avversario e verso se stesso, l’autocontrollo, la disciplina, la perseveranza e così via.
Non rendono una persona più violenta di quello che era prima di incominciare, (questa visione deriva anche dai ‘face-off’ nei grandi eventi televisivi), anzi combattendo la persona si sfoga riuscendo a incanalare tutta la sua rabbia in quel preciso momento. Ma, come in ogni situazione, ci possono essere rari casi in cui la persona diventa violenta. Quello che molte persone non capiscono è che esiste una netta distinzione tra il personaggio, dettato per l’appunto dal face-off, ovvero creare quel personaggio solo per intrattenere, e la persona.
Il personaggio è un ruolo che si interpreta per fare spettacolo e per dare visibilità a questi tipi di sport; la persona è quello che sei ed è distaccata dal personaggio che interpreti. Lo sport che pratichi non ti rende diverso, ma migliore. Come abbiamo già detto prima, molte testate giornalistiche se succede un fatto negativo che coinvolge una persona che pratica uno sport da combattimento tendono a sottolineare lo sport che praticano, ma quasi nessuno lo accentua se l’accaduto è positivo. Un esempio arriva da un grave episodio accaduto in Austria a novembre, dove tre cittadini, due dei quali lottatori di Mma turchi, si sono ritrovati in mezzo a un attacco terroristico e hanno salvato un’anziana signora e un poliziotto rimasto gravemente ferito: tutt’ora i tre cittadini vengono definiti eroi in Austria.

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