All’improvviso ammirando il cielo con il suo sole splendente, una luce si è illuminata dentro di me, travolgendomi in un mare di ricordi…ho sentito il suono delle onde, il calore sulla mia pelle, il ritmo della musica nelle mie vene, e le risate con i miei amici. E per pochi istanti mi è sembrato di essere lì. La vita è fatta di momenti, alcuni belli e altri brutti, che come una fotografia rimangono impressi nei cassetti della nostra memoria. Come sognare ad occhi aperti, ed avere un’allucinazione, i nostri ricordi si impadroniscono dei nostri sensi, fino a farci sentire le stesse sensazioni, gli odori e i suoni di un particolare momento della vita, e tutto questo è il frutto del motore del corpo: il cervello, ed è proprio li che l’inconscio inizia a giocare, travolgendoci nella sua slot machine e facendoci sperimentare un’ emozione tanto mutevole quanto ambigua: la nostalgia . Questo termine apparentemente chiaro ma effettivamente indefinibile, per la sua relatività, deriva dal greco “ nóstos “ ( ritorno ) Álgos”( sofferenza).
La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio di ritornare, che si compie attraverso il ricordo di ciò che non c’è più. È una consapevolezza che mischia lo zucchero con il sale, che, mentre ci esorta a un’inquietudine nel presente, nel frattempo ci porta a guardare con felicità il passato.
Tuttavia , non è solo un sentimento negativo e quella malinconia generata dalla nostalgia, deriva dal fatto che come quei pezzi del puzzle che un tempo abbiamo perduto ma che infondo erano necessari, hanno lasciato un vuoto di cui ora non possiamo fare a meno di constatarne l’assenza nel mondo reale in cui viviamo. Ecco cos’è la nostalgia. Quante volte ci siamo pentiti delle nostre stesse azioni, ma ormai era troppo tardi? com’è possibile vivere senza una continua riflessione sulla storia della nostra vita, sul passato che la costituisce, sulle cose che potevano essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti? Io credo sia impossibile sfuggire al dialogo interiore con noi stessi galleggiando in uno stagno insieme ai detriti di vita che vogliamo non lascino un segno. Penso che sia una tortura tenere rinchiusi nell’armadio i nostri scheletri, perché questi faranno sempre parte della nostra esistenza. E quando questo navigare nell’immenso mare dei ricordi porta a naufragare, e li che dobbiamo ancorarci. Secondo me conoscere e ricostruire la storia interiore della nostra vita, ripensare alle cose delle quali dovremmo avere nostalgia o rimpianto non è una perdita di tempo ma la nostra ancora di salvezza; , facendoci crescere, con chiare consapevolezze per insegnarci a non ripetere, se è possibile, le mancanze o gli errori del passato. Per andare avanti, nonostante tutto.
La nostalgia anima il nostro vivere, come se fosse il film della nostra esistenza, tenendo viva con i suoi flashback la nostra memoria. La cara nostalgia accompagnata talvolta da un pizzico di malinconia, da un sorriso e da qualche lacrima è parte integrante di noi, è inevitabile e preziosa, è la nostra macchina del tempo, e il rifugio segreto quando abbiamo bisogno di staccare la presa dal presente. Ci rende le persone che siamo con le nostre intime fragilità, le nostre vecchie gioie, i nostri indimenticabili dolori, e uno sguardo incerto verso il futuro, e per questo ognuno di noi è unico al mondo… E quando saremo nel futuro, Quanto sarà canaglia la nostalgia del passato?
Aria buona, cibo sano e cultura il fascino delle borgate della Nurra
La Nurra...un territorio da riscoprire. Un luogo a cui ridare vita per offrire un futuro migliore ai residenti. Uno stile di vita aperto alla natura e alla bellezza ancora incontaminata. E' la Nurra di Sassari, una volta fiorente centro agro-pastorale. Interessata...