Finalmente dopo tanti mesi, abbiamo guadagnato per primi la “libertà’”, Non voglio limitare l’entusiasmo generale, perché è giusto festeggiare un traguardo così importante, ma è importante ricordare che non è un via libera, il Covid non è finito, e lo dimostrano i tre comuni di San Teodoro, Bono e la Maddalena, in zona rossa.
Come già preannunciato l’apertura sarà graduale e saremo continuamente monitorati, non abbassiamo la guardia. Quest’estate ci definivano untori, ci ridicolizzavano ovunque, adesso possiamo dimostrargli che si sbagliavano, che la Sardegna non solo ha ottenuto la zona bianca, ma non è disposta a rinunciarci tanto presto. Approfittiamo delle libertà concesse ma in modo intelligente, non è il momento di assembrarci nei bar fino alla chiusura. É il momento che il popolo sardo si dimostri responsabile e crei un assembramento di coscienze. Non perdiamo di vista l’obiettivo: garantire il benessere collettivo della popolazione e, in modo particolare dei soggetti fragili che in ogni nucleo familiare sono presenti. Facciamolo per loro, per i nostri genitori, per i nostri nonni, per gli operatori sanitari che dall’inizio della pandemia hanno dato il 100%, lavorando senza sosta, con tutte le precauzioni per evitare il contagio. Anch’io appena ho saputo della zona bianca mi sono sentita finalmente libera e, tra le tante riaperture la più importante per me è quella delle palestre, finalmente posso praticare di nuovo Danza. So che sarà difficile non pensare alle conseguenze delle nostre azioni. Dopo un anno di limitazioni la normalità finalmente fa parte delle nostre vite, ma quando pensate di non riuscire a rispettare la regole, ricordatevi delle persone a voi care, pensate a quante volte avete sentito il suono delle ambulanze piene, in fila per giorni prima di essere accolte. Rammentate tutto questo e rispettare le regole sarà un po’ più facile.